La nuova sfida che stiamo affrontando è’ partita da qui, da questo posto desolato e inospitale ai margini del deserto.
La sfida: non sprecare nemmeno una goccia di questo bene prezioso.
Dopo aver mandato l’acqua in questa cisterna da 20.000 litri
la si deve incanalare in una condotta e portarla fino all’asilo, alla scuola e al villaggio, 6 chilometri più a valle; bisogna trovare il modo migliore per alimentare la pompa, superare le asperità del terreno e distribuire l’acqua. Ma prima ancora di distribuirla, bisogna filtrala attraverso un impianto di osmosi, così come richiesto dalle autorità sanitarie del Kenya, perché la possano bere anche i bambini.
E’ davvero una grande sfida, che richiede energie, tempo, mezzi ma, soprattutto, tante, tante risorse.
Ci siamo lanciati in questa sfida, insieme al parroco della vicina Missione, dopo aver visto i risultati devastanti di tre anni di siccità.
Ora qualcuno l’ha già raccolta, dandoci una grossa mano. Ed ecco qui, il primo risultato:
il generatore per pompare l’acqua, già sistemato vicino al pozzo e pronto per essere messo in funzione. Sono anche partite diverse iniziative di raccolta fondi. I primi passi sono stati fatti.
. Ma la strada che quest’acqua deve fare è ancora tanta, lunga e costosa… contiamo su di voi!